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sabato 19 marzo 2011

Auguri Italia: 150 anni di Unità Nazionale...

                           Cosa ne pensate ? è una festa da festeggiare o no? :0)

12 commenti:

  1. Giovedì 17 Marzo si è festeggiato il centocinquantesimo anno dell‘ unità d’ Italia, una festa che ha coinvolto tutto il paese. Gli studenti hanno saltato una giornata scolastica. A mio parere se quest’ ultimo cambiamento non fosse avvenuto, i coinvolti avrebbero sottovaluto questo importantissimo evento per l’ Italia e gli Italiani. Pertanto sono a favore del festeggiamento del centocinquantesimo anno dell’ unità d’ Italia. Però vi è da dire che molti studenti non sanno in movito per cui hanno saltato la scuola. L’ Italia e i suoi abitanti nella storia sono stati sempre a subire e senza mai reagire, tanto è vero che molti popoli si sono insediati in Italia. Il 17 Marzo 1861 riassume tutti i sforzi fatti dagli Italiani, dal 1821 a codesta data, per liberare l’ Italia dai popoli insedianti.

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  2. credo che l'unita d'italia è un'utopia.
    infatti giorno dopo giorno la linea che separa l'italia del nord da quella del sud diventa sempre più spessa.
    Penso infatti che questa separazione sia ancora evidente e a dividere l'italia in due siamo proprio noi Italiani :
    i nordici con il loro disprezzo nei nostri confronti pensando che siamo come un paese del terzo mondo e noi del sud comportandoci come un paese del terzo mondo.
    A dividere ulteriormente il nostro paese ci pensa la politica che non lo divide in due ma in tantissime parti, anche perché in Italia ci sono più partiti che soldi!
    Ecco che magicamente ci uniamo, anche se solo per avvenimenti catastrofici e solo per un breve lasso di tempo ( quando ancora la notizia è fresca e la gente ci mangia e ci marcia sopra) , ma ci uniamo.
    Allora siamo tutti incollati davanti al televisore per vedere matrix condotto da Vinci, che espone la sua o la loro versione dei fatti, per poi passare su Rai1 per ammirare l'ennesimo plastico di Bruno Vespa che fra un libro e l'altro e una sviolinata e l'altra trova il tempo di fare modellini.
    Ma ecco che la magia scompare e torniamo divisi.
    L'ultimo avvenimento che attesta le mie parole è accaduto a lampedusa quando gli abitanti, infuriati per l'arrivo delle "barche" stracolme di immigrati e stanchi di non essere ascoltati, hanno cantato provocatoriamente l'inno d'italia.
    La situazione è questa! Ci vediamo per il prossimo evento drammatico o per il prossimo mondiale o comunque fra 150 anni cari " fratelli".

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  3. Giuseppe, il tuo lavoro è un pò superficiale...non capisco cosa ne pensi veramente di questa festa...Manchi di critica personale.

    Massimiliano, la tua riflessione è un'amara constatazione di come vanno le cose in Italia... Purtroppo devo darti ragione..perchè vedi, Manzoni diceva ai suoi tempi che, fatta l'Italia, bisognava fare l'italiano come lingua comune.... forse a distanza di 150 anni bisognerebbe ri-fare gli ITALIANI ;O)

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  4. Il 17 marzo 2011 è stata la festa dei 150 anni dell'unità d'Italia che ci ricorda appunto la nostra Italia nei suoi 150 anni forte ed unita.
    E' stata una giornata festosa, divertente e piena di allegria; le scuole , gli uffici e i negozi sono rimasti chiusi per testimoniare proprio questo giorno importante.
    Secondo me gli italiani sono stati contenti solo per questo giorno di vacanza i più potendo fare ciò che si vuole.
    Penso che l'Italia sia unita solo geograficamente perchè secondo me non ci sono motivi per festeggiare , visto che dobbiamo vivere in una nazione, non dico perfetta perchè nulla è perfetto, ma almeno che funzioni per bene e che non ci siano tante differenze fra gli italiani stessi.
    La prima cosa che mi viene in mente appena penso alla festa dell'unità d'Italia è il menefreghismo nei confronti ,soprattutto ,di tutti i problemi che affliggono l'Italia : dalla mancanza di lavoro per i giovani alla classe positiva incapace di affrontare i veri problemi degli italiani.

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  5. 150 anni fa nasceva una nazione; il suo nome era, ed è, Italia. Oggi possiamo solo ricordare questo evento, che ha riunito in un unico stato, dopo un millennio e mezzo, tante piccole entità statali minori. Oltre a ricordare, però, possiamo rendere omaggio a coloro che resero possibile tutto questo, coloro che hanno preso in mano il destino di un popolo, che poi popolo non era in quanto diviso, cacciando gli ennesimi invasori che avevano trovato nella conquista della penisola un "business" redditizio, stavolta definitivamente. Il modo più efficace per ricordare e omaggiare queste persone è festeggiare, festeggiare il 150esimo compleanno della nostra nazione che, pur avendo un secolo e mezzo non è affatto vecchia. In Italia si stanno infatti svolgendo nelle ultime settimane le celebrazioni per questo avvenimento, tuttavia queste celebrazioni non sono state ben accolte da qualcuno; da un paese estero forse? Affatto, anzi sono stati proprio alcuni italiani a decidere di non cantare alla loro nazione "Buon Compleanno"; tra questi vi è Luis Durnwalder, italiano, presidente della provincia autonoma di Bolzano. La motivazione di tale decisione è la cosiddetta "estraneità" della provincia rispetto al resto dell'Italia, poichè, a detta dello stesso Durnwalder, nel 1919 non è stato chiesto alla provincia di fare parte del nuovo stato. Inutili inoltre le sollecitazioni di Napolitano, che aveva invitato il "präsident" a partecipare ai festeggiamenti. Incomprensibile, a mio parere, questa scelta, poichè, sebbene effettivamente Bolzano sia stata annessa solo nel 1919, ormai è parte integrante della nazione.
    Speriamo dunque che il popolo italiano capisca quello che questo centocinquantenario rappresenta, e che colga il messaggio ormai celebre ripetuto ogni sera da Morandi durante il Festival di Sanremo:"Stiamo uniti!".

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  6. Conny, il tuo commento è troppo negativo... Fortuna che c'è ancora chi crede che siamo tutto un popolo, da Nord a Sud. Occhio alla punteggiatura...

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  7. Bene Antonio M. Hai personalizzato la tua idea di 150 mo!

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  8. Il 17 Marzo del 2011 l'Italia ha compiuto 150 anni. Lo stato italiano, se pur acciaccato, ha fatto molta strada da quel lontano 17 Marzo 1861 in cui il nuovo Parlamento sancì la proclamazione del regno d'Italia con capitale Torino. L’appuntamento con il 150° Anniversario dell’unità nazionale del 2011 impone una riflessione nazionale sull’identità del Paese. Occorre verificare l’attualità del processo storico che portò all’Unità d’Italia, ma anche la sua percezione, soprattutto tra i giovani. Non è certo una novità, infatti, che i giovani italiani non siano molto informati su ciò che accade nel nostro paese ma ciò che dà rabbia, sicuramente, sono i grandi festeggiamenti fatti nelle piazze il giorno dell'unità. Analizzando l'unità del nostro piccolo ma grande stato ci accorgeremo che in realtà una linea immaginaria divide in due parti il territorio. Le "grandi" menti dovrebbero stare nella parte nord mentre i poveracci abiterebbero il sud. Si evince naturalmente da quest'analisi che l'unità tanto festeggiata corrisponde soltanto ad una falsa poichè, sebbene le cartine geografiche di oggi definiscano l'Italia un unico stato, il territorio italiano è rimasto tale e quale a quello sotto la dominazione borbonica . Infatti la grande linea immaginaria divide il Regno delle due Sicilie dal nord. Perchè dovrei festeggiare una falsa festa?
    Manzoni già nel 1800 aveva definito il popolo italiano come un popolo inutile. Oggi le cose non sono cambiate tanto. Governati da un finto monarca non ci accorgiamo di quanto l'Italia in realtà non esista ma sopratutto di quanto l'unità nazionale sia solo una menzogna giornalistica.

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  9. Il 17 Marzol'Italia ha festeggiato 150 anni di unità.
    Il governo ha deciso di rendere la giornata festiva.
    Dopo tanti tentativi,moti rivoluzionari e guerre si giunge alla tanto sospirata unione.
    Quindi questa giornata dovrebbe essere vissuta con una spinta al miglioramento di noi stessi all'interno della nazione,mossi dallo stesso spirito che avevano i padri della patria 150 anni fa.
    Bisogna anche dire che il potere politico-economico e gli interessi dei gruppi di potere ci hanno penalizzati 150 anni fa e continuano a penalizzarci ancora ora.
    Evidentemente se le cose stenno ancora così dopo un secolo e mezzo possiamo dedurre che c'è stata la volontà di farlo solo a parole.
    La nostra coscienza dovrebbe portarci a festeggiare dentro di noi ogni giorno,l'anniversario dell'unità tra gli italiani ma anche dell'unità europea,come del resto l'unità di intenti verso la vita e la pace con tutti i popoli del nostro pianeta,al di là di quale siano le razze,religioni o luoghi di origine.

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  10. Caro Samuele, che enfasi! Hai argomentato con grande criticità ma gli Italiani non sono stati un popolo inutile per Manzoni... Il suo populismo deriva dalla grande facilità con cui le masse si fanno manovrare. Forse dovremmo tutti iniziare dal nostro piccolo a rivedere il nostro senso civico!

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  11. Molto bene anche Alice! Finalmente hai dato voce al tuo pensiero ;O)

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  12. La popolazione italiana quest’ anno , ha festeggiato i 150 anni dell’ unita d’ Italia. In questi giorni c’ è un aria di festa che avvolge la popolazione, che finalmente , almeno per un giorno riesce a restare unita . 150 anni fa , si creò lo stato italiano, ma penso sia veramente sciocco pensare che uno stato si possa creare solo in un giorno. Lo stato italiano non è il frutto di qualche semplice legge , documento o partito politico, bensì è uno stato forgiato dal sangue e dal sudore dei nostri predecessori, che hanno sudato per la libertà e l equità delle leggi. In questi anni , soprattutto con questo governo, sarebbe facile infierire criticando lo stato e le sue leggi , oppure ricordare ai meridionali che il nostro stato in realtà non è mai stato unito. Ma non credo che questo sia il miglior modo per fare gli auguri alla nostra amata Italia, bensì vorrei ricordare quelle persone che hanno avuto l’ opportunità di ammirare l alba di questa Italia, e quelli che hanno lottato per dei principi che noi oggi diamo per scontati. Penso che il miglior modo per onorare queste grandi persone è ricordale…

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