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Caso Afghanistan

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27 commenti:

  1. Dibattito parlamentale: Fare usare i bombardieri ai militari italiani in Afghanistan? Giusto o non giusto?
    Il caso scoppia durante il programma di Lucia Annunziata, In 1/2 h del 10 Ottobre. Presenti il ministro della Difesa, La Russa e Piero Fassino. La Russa pare colto da dubbi etici, è giusto o non è giusto negare ai militari italiani in Afghanistan l’uso dei bombardieri? Così il ministro:” In Afghanistan tutti i contingenti internazionali presenti hanno i bombardieri con l’armamento previsto, cioè le bombe. L’Italia no, per mia decisione. Ora, di fronte a quello che sta accadendo, non me la sento più di prendere questa decisione da solo e chiedo alle Camere di decidere”. Il dibattito, anziché orientarsi sulla discussione del malcontento dei militari italiani è incentrato sul solito rimpallo maggioranza-opposizione. Il responsabile Esteri del PD sembra appoggiare La Russa: “È giusto che il Parlamento valuti se l’attuale livello di sicurezza dei nostri soldati in Afghanistan è adeguato o meno”. Fassino ammette la sua insipienza in fatto di “cose” belliche:” Non essendo in grado di fare una valutazione tecnica non essendo un militare o un esperto di cose militari, mi propongo assieme al mio gruppo parlamentare di fare tutte le valutazioni di merito. Sulla base di queste valutazioni assumeremo in Parlamento al decisione che riterremo più giusta”. Bersani per ultimo chiede il perché anzi di pensare alle bombe o meno di capire meglio la questione e cercare di decidere l’anno prossimo cosa succede. In Afghanistan non si può parlare più di missione di pace.
    Destinato alla Repubblica.

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  2. GUERRA IN AFGHANISTAN

    Dopo la morte dei soldati italiani in Afghanistan arriva proposta a favore degli armamenti aerei.Spaccata in due l'Italia sulla decisione da prendere.Nel frattempo da Kabul arrivano indicazioni contrarie all'armamento.


    Giorno 9 Ottobre 2010.Dall'Afghanistan arriva la triste notizia dell'uccisione di 4 soldati italiani,morti in un'imboscata.Si allunga così a 22 la lista di soldati uccisi in Afghanistan dall'inizio della guerra ad ora;adesso tutti si chiedono se sia necessario continuare questa “missione di pace”,dato che sta diventando una vera e propria guerra.Per questo motivo il Ministro La Russa ha proposto l'armamento dei caccia italiani,gli unici ad esserne sprovvisti.Certo,in questo modo ci uniformeremmo a tutti gli altri,ma secondo Pierferdinando Casini con l'armamento degli aerei militari si cambierebbero gli obiettivi della missione.Tutte le nazioni partecipanti alla guerra posseggono dei caccia armati per poter attaccare le basi militari talebane,mentre l'Italia possiede aerei come i Predator, molto utili per le ricognizioni aeree ma del tutto inefficaci;tra l'altro volano ad un'altezza esigua,e possono essere colpiti perfino dai cittadini armati.Pertanto fornire di missili i nostri aerei darebbe maggiore sicurezza a tutti i soldati impiegati in questa “missione di pace”, per evitare ulteriori morti ed ulteriori sofferenze a delle famiglie che piangono ancora questi 22 soldati uccisi

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  3. GOVERNO ITALIANO SPACCATO NEL MANDARE O MENO QUATTRO AEREI ITALIANI IN AFGHANISTAN

    Dopo la morte dei 4 soldati italiani in Afghanistan, i politici sono divisi nell’inviare quattro aerei per contrastare gli attacchi degli afghani.


    “Dibattito politico”, non è la prima volta che sentiamo questa parola nel nostro paese. Dopo la morte dei nostri soldati, per mano del vile attacco degli afghani, il ministro della difesa La Russa s’interroga se è il caso di armare con bombe gli aerei e gira l’interrogativo al parlamento,ma in Italia una decisione non è mai condivisa, c’è sempre la tendenza ad indebolire l’unità parlamentare. In un paese come il nostro,assistere continuamente a dei dibattiti nel governo,non fa altro che avariarlo,creando sempre più problemi. Piuttosto necessita di compattezza parlamentare e non di disgregazione, dovuta ad attriti fra politici, nati da interessi personali. Devo ricordare che l’Italia è in Afghanistan “in missione di pace”. Uno stato estero che si presenta con le proprie forze armate per la pace, è da considerarsi comunque un'occupazione, pertanto non c'è da stupirsi se viene contrastata. La presenza militare in terra straniera, dovrebbe esser finalizzata ad equilibrare tutte quelle problematiche che vi sono in quel territorio. Siamo sicuri che, paesi come gli Stati Uniti inviano contingenti militari in Afghanistan, “solo” con lo scopo di agevolarlo dal punto di vista governativo?Dietro tutto ciò si nascondono “interessi economici”.

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  4. Dobbiamo ancora illuderci che la spedizione in Afghanistan sia una “missione di pace”?
    Dopo l’ultima battaglia sostenuta dagli alpini, nella quale quattro militari italiani sono morti e uno è rimasto ferito, il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa , ha dichiarato di voler aprire la discussione su questo tema coinvolgendo le Commissioni Difesa di Camera e Senato. Un passo importante che limita l’impiego delle armi in dotazione alle forze italiane. I cacciabombardieri non sono stati autorizzati a imbarcare bombe e missili per evitare il rischio di colpire involontariamente i civili. I velivoli teleguidati Predator sono stati acquistati disarmati privi dei missili Hellfire impiegati invece dagli stessi velivoli utilizzati dagli statunitensi. “Per mia decisione - ha detto La Russa - si è stabilito che i caccia venissero utilizzati soltanto con il cannoncino di bordo, quindi l’Italia ha gli aerei senza le bombe. Ho ritenuto che potessimo farne a meno perché vi è comunque rischio di mettere a repentaglio vite civili: per questo ho pensato finora di dire no. Ma ora, visto il dolore enorme che provoca ogni morte, non me la sento più di assumere questa decisione da solo e chiedo alle Camere di decidere”. La riflessione del Ministro La Russa ha scatenato reazioni diverse e polemiche politiche specie tra quegli esponenti del centro-sinistra che pure sostengono e votano la missione italiana in Afghanistan ma ritengono che armare gli aerei porti a un’escalation che sposterebbe l’Italia dalla “missione di pace” alla partecipazione a una guerra. Evidentemente il Pd vuole credere, o meglio dire illudere tutti che ciò provocherebbe altri danni. Intanto centinaia di famiglie compiangono i loro cari, morti per una patria che non li “protegge”.

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  5. ARMARE I CACCIA O NO?
    Dibattito parlamentare sulla possibilità di armare 4 cacciabombardieri italiani per operazione difensiva in afghanistan.

    Dopo l'ultima battaglia sostenuta nel distretto del Gulistan, dove quattro militari italiani sono morti,il Ministro della Difesa La Russa ha detto:"basta",e ha dichiarato di voler aprire una discussione sulla possibilità di armare quattro cacciabombardieri dell'Aereonautica Italiana ,con bombe e missili, che ricordiamo non si possono imbarcare, a causa dell'ultimo caveat, che limita l'utilizzo degli armamenti in dotazione all'esercito italiano.I cacciabombardieri non sono autorizzati a imbarcare missili o bombe, per evitare di colpire involontariamente i civili.Però così facendo i velivoli italiani sono impossibilitati di colpire i gruppi di talebani che vengono avvistati dalle squadre di ricognizione,sè non con il cannoncino di bordo.Il Ministro La Russa ha spiegato che ,inizialmente, ha scelto di non fare armare gli aerei dell'Aereonautica Italiana perchè non lo riteneva opportuno e perchè voleva scongiurare il quanto più possibile la possibilità di fare vittime civili,ma adesso ,dopo tutte vittime degli ultimi tempi, non si sente più in grado di prendere queste decisioni da solo e ha chiesto l'aiuto delle camere per aiutarlo a decidere. Il Ministro La Russa e il Ministro degli esteri Franco Fattini hanno più volte ribadito,che armare gli aerei è un operazione necessaria per garantire una migliore protezione ai soldati impegnati nella guerra in territorio afghano, e che ,quindi, essi non verranno mai usati per operazioni di tipo offensivo.Invece il leader dell'Udc Casini ricorda che armare gli aerei dell'Aereonautica Italiana spingerà inevitabilmente a un cambiamento sostanziale delle modalità d'impiego degli armamenti,quindi,il governo non deve operare in modo confuso,al contrario, deve portare in parlamento una proposta ufficiale sugli armamenti e nuove modalità d'impiego. Secondo Casini solo così si arriverà a una svolta.Leggendo queste dichiarazioni sorge spontaneo un interrogativo ,armare gli aerei può forze portare l'italia dal fare una missione di pace al combattere una guerra?

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  6. continuiamo ad andare in pace e ogni volta ci sono altri cadaveri da piangere.
    legge del taglione occhio per occhio dente per dente.
    spero ke ne parleremo di più in classe sono cose trp importanti per rimanere disinformati sui fatti basta vivere nella bambagia e apriamo gli occhi.
    speriamo di dedicare almeno un ora oggi anche se se ne dovrebbe fare un ora ogni singolo giorno per tutta la settimana .
    più importante e catartica un'ora di cultura generale che mille di qualche altra arcaica e prettamente teorica materia.

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  7. Armare gli aerei, sì o no?

    Incredibile decisione del Governo Italiano

    Il Governo, a causa dei quattro alpini morti, ha deciso di armare gli aerei italiani diretti in Afghanistan. E’ caos all’interno del Parlamento.

    Il Governo Italiano ha deciso di usare “il pugno duro” per dare “giustizia” ai quattro soldati deceduti a Farah, in Afghanistan, decidendo di armare gli aerei militari.
    Il ministro della difesa, Ignazio La Russa, afferma, in una nota di redazione, che: “Quando le bombe vengono sganciate dall’alto c’è il rischio che vadano a toccare anche zone di civili. Per questo ho detto di no”, aggiungendo che: “Non me la sento più di assumere questa decisione da solo, di fronte a quello che sta avvenendo: voglio che sia confortata o cambiata dalle commissioni parlamentari competenti. Io accetterò ogni decisione del Parlamento”.
    In questo modo La Russa passa la palla al Parlamento che deciderà sul da farsi. Questo non sarà il modo migliore per affrontare i nemici in Afghanistan, ma occorre farlo se non vogliamo subire altre perdite. Infatti il Governo Italiano ha acquistato i Predator, velivoli teleguidati, privi di missili Hellfire e ciò impedisce di colpire i talebani mentre posizionano vari ordigni nelle strade.
    Troviamo un’Italia spaccata in due su questa decisione. Molti affermano che da una missione di pace si stia procedendo verso una partecipazione alla guerra. Al contrario altri dicono che questo è l’unico modo per risolvere la questione dei caduti in Afghanistan.
    Ci sono molte incertezze su questa decisione e se si dovessero armare gli aerei, probabilmente gli altri stati ci guarderebbero con sospetto e forse anche con un po’ di timore.
    Quest’articolo è destinato alla pubblicazione su “La Stampa”.

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  8. P.S. Prof avevo dimenticato a dirle che la storia su Diocleziano l'avevo copiata dal libro :-S

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  9. Dibattito sulla richiesta di armare gli aerei in Afghanistan
    "BOMBAEREI"
    La Russa:" Chiedo alle Camere di decidere"

    Che quattro militari italiani siano stati uccisi in Afghanistan non è una novità, la notizia ha infatti fatto il giro del paese in men che non si dica. Negli ultimi giorni sta tuttavia accendendosi un dibattito sulla proposta del ministro della difesa Ignazio La Russa, che il giorno dopo l'accaduto ha proposto di armare gli aerei di stanza in Afghanistan di bombe, che andrebbero ad affiancare il "cannoncino di bordo" nella lista delle armi a disposizione dei nostri caccia. Il ministro della difesa ha spiegato così la sua decisione:"Per mia decisione si è stabilito che i caccia venissero utilizzati soltanto con il cannoncino di bordo, quindi l'Italia ha gli aerei senza le bombe. Ho ritenuto che potessimo farne a meno perché vi è comunque rischio di mettere a repentaglio vite civili: per questo ho pensato finora di dire no. Visto il dolore enorme che provoca ogni morte, non me la sento più di assumere questa decisione da solo, di fronte a quello che sta avvenendo: chiedo alle Camere di decidere»
    L'Italia è quindi l'unico paese a non aver dotato i propri aerei di bombe.
    Per poter prendere una decisione bisogna ovviamente considerare le eventuali conseguenze che essa causerebbe. Dobbiamo infatti considerare che il rischio di coinvolgere i civili in un eventuale bombardamento sarebbe elevato, ma d'altro canto, non possiamo permettere che i nostri soldati continuino ad essere uccisi.
    La soluzione più umana sarebbe senza ombra di dubbio quella di non dare in dotazione le bombe ai nostri aerei, onde evitare inutili spargimenti di sangue tra gli innocenti; inoltre, se la proposta di La Russa fosse accettata, sarebbe evidente un allontanamento dal termine "missione di pace". La soluzione al problema non sarà semplice, ma è necessaria al fine di garantire maggiore sicurezza ai nostri ragazzi.

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  10. AFGANISTAN:NUOVO ATTENTATO AI MILITARI ITALIANI.
    Quattro alpini oggi sono stati uccisi in Afganistan e un quinto è rimasto ferito. I cinque erano a bordo di un velivolo blindato che faceva da scorta a un convoglio di 70 camion civili. Improvvisamente è esplosa una bomba potentissima che ha colpito il mezzo nel quale i militari viaggiavano. L'attentato è avvenuto alle 9.45 locali. I militari uccisi erano Giacomo Manca di Alviero, Francesco Vannozzi di Pisa, Sebastiano Ville di Lentini ( in Sicilia), Marco Pedone della provincia di Lecce. E' rimasto ferito non gravemente il militare Luca Cormacchia. Si allunga così l'elenco dei nostri militari uccisi in questa assurda guerra Afgana. Questo nuovo attacco aprirà ancora una volta il fronte delle polemiche sull'opportunità o meno di continuare a mandare in Afganistan i nostri soldati in missione di pace, mentre in realtà si ritrovano coinvolti in una sanguinosa guerra. Il ministro degli esteri Frattini in una conferenza stampa li ha dfiniti "eroi"; molti invece cominciano a pensare che la morte di tanti giovani italiani in questa guerra assurda non sia una scelta dettata dall'eroismo ma dalla necessità. Tanti giovani privi di lavoro scelgono di arruolarsi per avere un lavoro sicuro e molti di loro sono giovani del Sud.
    L'articolo è destinato al quotidiano " La Gazzetta del Sud".
    Andrea Varrica

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  11. Ancora un attentato contro i soldati italiani.

    Basta sacrificare le vite dei nostri soldati.

    È ancora una missione di pace?

    La guerra in Afghanistan è iniziata nell'ottobre 2001, poco dopo gli attentati dell'11 settembre alle torri gemelle negli Stati Uniti. Scopo dichiarato della guerra: lotta al terrorismo che minaccia il mondo occidentale. Questo avrebbe infatti nei territori Afghani le basi per l’addestramento dei terroristi.
    Dopo la caduta del regime Talebano e la nascita di un nuovo governo Afghano, lo scopo della presenza degli USA e della Nato è quello di mantenere la pace e di addestrare l’esercito Afghano affinchè possa rendersi autonomo nel controllo e nella sicurezza del territorio. Anche l’Italia partecipa alla missione con un contingente di 2.795 uomini, blindati, aerei, elicotteri, e un ospedale da campo.
    Della “missione di pace” oggi contiamo 34 morti italiani. Ma siamo ancora sicuri che è ancora una missione di pace? Siamo sicuri che non ci siano interessi politici o economici dietro il problema della lotta al terrorosmo? Solo dopo la morte degli ultimi quattro soldati in Afghanistan, infatti, si sta discutendo se armare gli aerei con le bombe a protezione degli spostamenti dei nostri soldati. Ma mentre il nostro parlamento discute, i nostri concittadini muoiono: la maggioranza rimane vittima di attentati e scontri a fuoco, altri invece rimanono morti in incidenti.
    Gli ultimi soldati morti erano “alpini”, ma alpini del sud: ragazzi delle province di Agrigento, di Taranto, di Caserta. Infatti come dice Concita De Gregorio nel suo editoriale: “Le parole, quasi tutte ormai, non raccontano la verità”. Infatti il direttore del giornale “L’unità” afferma: “questi sono ragazzi che scelgono la vita militare anche perchè assicura loro un mestiere e una vita dignitosa in luoghi dove è la criminalità organizzata l'unica multinazionale capace di sottrarti senza rischio di cassa integrazione alla disoccupazione, alla povertà, al niente”. Infatti il più nordico dei quattro ultimi giovani morti era di Pisa. Ma nessuno delle regioni dell’arco alpino.
    Bisogna essere chiari con i nostri soldati. Basta sacrifici inutili. Se dovranno rimanere in Afhanistan dovranno essere muniti di mezzi di attacco e difesa adeguati. La “missione di pace” sta prendendo sempre più gli aspetti di una vera e proprio guerra. E ora l’unica cosa da fare è combattere o risolvere tutto con la diplomazia cercando di raggiungere degli accordi che possano fare vivere il popolo afghano in pace.
    E soprattutto che metta fine alla morte dei nostri giovani soldati.

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  12. Per Miriana: il tuo articolo è fondamentalmente informativo. Mi sembra alquanto precisa la citazione delle fonti ma mancano argomentazioni critiche sul dibattito...
    Continua a lavorarci sù!

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  13. Per Antointerista: manca il titolo e si presenta solo il sommario. Buona la descrizione dei fatti ma poca argomentazione.....Emerge almeno un giudizio critico personale!

    Per Giuseppe: noto più capacità argomentativa rispetto a prima e, comunque, con un giudizio critico personale (anche se è l'opposto di quello di Antonio)! Ottimo ragazzi!! Esprimete le vostre opinioni!!!

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  14. Per Provvidenza: vedo che miglioriamo con la veste redazionale. BEn scritto come articolo ma evita la prossima volta di citare fonti per intero...appesantiscono il corpo del testo! Mi sarebbe piaciuto comunque sapere come la pensi tu!

    PEr Andrea: sembra un bel dettagliato riassunto... e sul più bello finisce!
    Ma se anzicchè fare solo descrizione di notizie si commentassero al tempo stesso? tutto un altro discorso....!

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  15. AFGHANISTAN: BOMBE SUGLI AEREI. POLEMICHE IN PARLAMENTO.

    si alle bombe sugli aerei o no?

    Dopo l'ennesimo attentato in afghanistan contro i militari italiani, che è costata la vita a 4 alpini;In Italia si apre una nuova polemica: armare di bombe i caccia italiani in afghanistan o no?
    La proposta è del ministro Ignazio La Russa, in quanto ritiene opportuno armare di bombe i caccia italiani e, in caso di un eventuale attacco dei talebani ai militari italiani, utilizzarli per colpire il nemico.
    C'è da dire inoltre che i militari sono già in possesso di queste armi già da molto tempo, che hanno aquistato, 84 milioni di euro, dagli americani.
    Il ministro La Russa ha detto inoltre che questa decisione non la prenderà da solo ma anche con il parlamento, perchè la ritiene molto delicata. Infatti da un'attacco aereo si potrebbe mettere a rischio anche la vita dei civili.
    Durante il dibattito politico è sorto pure un'altro dubbio : dato che erano in possesso delle bombe già da molto tempo, perchè non utilizzarle prima?
    A questo non si è data ancora una risposta.
    A tutt'oggi ancora non si è presa una decisione e sembra quasi che la cosa sia dimenticata, come d'altronde succede per la maggior parte delle cose in Italia.

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  16. Per Alessandro: il tuo articolo è formalmente corretto e corredato di tutto... Bravo! Peccato che non si evince il tuo pensiero al riguardo!!!

    PEr Antonio: buon lavoro! Finalmente ci avviciniamo ad una buona veste informativo-critica, anche se quest'ultima poteva risultare più approfondita.

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  17. Serena: rivedi questo articolo perchè è pieno di errori grammaticali!!!Non si evince comunque un tuo giudizio sul dibattito "armare sì o no gli aerei"?????

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  18. volevo intitolare l'articolo "BOMBE IN PARLAMENTO", ma poi qualcuno avrebbe pensato ad un attentato :D

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  19. Caso Afghanistan
    In questo momento l’Italia partecipa a 29 missioni internazionali, in più di trenta Paesi nel mondo. Sono impegnati circa 8.500 militari, numero che è rimasto stabile negli ultimi quattro anni, dopo che aveva raggiunto un picco di 9.000 nel 2004-2005. Il ministero della Difesa conta di poter dispiegare fino a un massimo di 12 mila uomini, anche se difficilmente quella cifra sarà mai raggiunta, per ragioni di bilancio.

    Giorno 9 Ottobre 2010 arriva in Italia la notizia della morte di 4 militari italiani uccisi da un’ imboscata afgana. Dopo questa vicenda i politici si sono azionati dicendo di mandare degli aerei in Afghanistan per ricambiare gli attacchi.
    Mandare o no questi aerei sulle teste afgane?? Da questa domanda nasce un dibattito politico. Alcuni sono favorevoli, ma la maggior parte dicono di no. La Russa; nel si per sganciare le bombe dagli aerei Italiani e no perche sganciando le bombe, c’ è il rischio di colpire zone civili e così creare più scompiglio … Quale sarà la decisione del Governo Italiano?? Voleranno questi aerei o no??... Lo sapremo nella prossima puntata … :D

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  20. AFGHANISTAN:ARMARE DI BOMBE I NOSTRI AEREI O RESTARE SOLDATI DI SERIE B RISPETTO AGLI ALLEATI?

    Il ministro della difesa LA Russa ha proposto di armare i nostri aerei per dare ai nostri ragazzi un"plus minimo di sicurezza".

    L'idea di dotare i nostri arei italiani impegnati in Afghanistan sembra un'ipotesi quasi inevitabile,per avere maggior sicurezza sulle vite dei nostri soldati.Sotto un altro punto di vista,questa ipotesi non andrebbe realizzata per evitare altre vittime civili innocenti.Per il Ministro della difesa è importante,in decisioni difficili come questa,avere l'appoggio delle commissioni parlamentari. L'Italia di oggi si deve ancora asciugare le lacrime per tutti i soldati deceduti in guerra,quindi non potrebbe sopportare altre sofferenze.In questo dibattito politico,che si fa sempre più acceso, vari sono i pro e altrattanto i contro, nonostante questo però,la possibilità di armare i cacciabombardieri si sta facendo sempre più concreta.Se veramente questo avverrà non potremmo più parlare di una missione di pace,diventerebbe una vera e propria guerra con le conseguenti vittime.Alcuni parlamentari hanno definito questo intervento come " una colossale stupidaggine"(Diliberto), poichè si pensa che in quelle regioni con "i Talebani, molto diffusi nel territorio, non ci sono obiettivi strategici che si possano bombardare dall'alto". Stando a quanto detto sulla possibile scelta politica del Parlamento,c'è chi sostiene che ormai è da tempo che non si parla più di una missione di pace, in quanto dietro questo si cela un vero e proprio atto di guerra. Non ci può più stupire che in Afghanistan, dove regna sovrana l'azione bellica, ad un certo punto qualcuno sia destinato a morire. La guerra è fatta di questa sostanza!Quindi è inutile sottrarsi allo schieramento di questa strategia politica.
    Nel frattempo si aspetta dal ministro La Russa questa ardua decisione. Questo articolo verrà pubblicato nel giornale LA STAMPA.

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  21. Prof. non capisco il suo commento a chi si riferisce ! a me oppure ad Andrea Ceraulo?

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  22. L'italia vuole "entrare" in guerra.
    Afghanistan: le nostre truppe muoiono nell'attessa di rinforzi.

    Solo dopo la loro morte ci accorgiamo di quanto in realtà siano stati importanti. Eroi che combattono, corrono e cadono per noi. Eppure, molte volte, il loro sacrificio non viene neanche considerato. Bisogna che muoia qualcun'altro per dare una svolta a tutto ciò o basterebbe un semplice si?
    In effetti un rinforzo non guasterebbe di certo l'armamentario italiano in medio Oiente. Anzi, i nostri soldati, goderebbero di maggiore protazione con la presenza di caccia dotati di bombe. Ma, evidentemente, si preferisce aspettare piuttosto che aiutare velocemente i nostri soldati.
    Un'Italia sempre più divisa si presenta ai nostri occhi. La grande "classe" composta dai nostri politici non riesce a trovare una soluzione pratica. Alcuni sono favorevoli altri, invece, non la pensano così. Fornire i nostri caccia di bombe potrebbe poi portare alla morte di civili ma, si potrebbe garantire una maggiore protezione e un'aiuto nelle missioni speciali.
    Nel frattempo però, le lancette dell'enorme orologio della vita continuano a girare e così facendo si portano via la vita dei nostri "angeli".
    Giornale di Sicilia

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  23. Per Giulia: ottimo lavoro! "terrorosmo" a parte.. eh eh eh Le conclusioni potevano essere più ad effetto!

    Per Andrea: leggi la sequenza delle mie risposte.. mantengo l'ordine dei vostri inserimenti nel blog.

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  24. Per Cristian: ..insomma! hai scritto di meglio... mi sembra un pò affrettato e superficiale come articolo.....
    Complimenti invece per la veste grafica del blog!! VERAMENTE BELLA! Sei diventato più bravo di me!!!

    Per Giulia F. BRAVA! ben fatto! iniziamo a migliorare la veste redazionale!!!

    Per Antonio M.: il titolo sarebbe stato veramente ad effetto!!! Bravo!!! peccato che non l'hai inserito nel corpo del tuo articolo....alla prossima!

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  25. Per Conny: l'articolo risulta un pò piatto ma continua a lavorare sulla forma e vedrai che ci riuscirai! Manca anche di veste argomentativa... la prossima volta voglio sapere che ne pensi!

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  26. Per Samuele: BRAVO! Articolo veramente efficace e sintetico...lessico ad hoc! Peccato gli errori ...alcuni di battittura (protazione), altri non credo proprio...(un'aiuto)....
    Fa più attenzione la prossima volta!

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  27. Ragazzi, in questa sezione mancano solo i lavori di Marta, Alice e Davide...
    Quando provvedete??? Siamo in ritardo!!!!

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